Titubanti a fare un viaggio o una vacanza con i vostri bambini ? Noooo, proprio no. Accantonate ogni paura o dubbio e non privatevi di una bella esperienza con e per la vostra famiglia. Viaggiare con i bimbi non è affatto un’impresa rischiosa o titanica, basta organizzarsi, facendo scelte congrue e intelligenti, dettate dal buon senso e dalle vostre esigenze. La vacanza sarà così un’esperienza da ricordare con piacere e anche con una punta di nostalgia. Eccovi qualche dritta .
La regola di fondo
Regola di fondo è quella di organizzarvi con buon anticipo, prendetevi tutto il tempo necessario per scegliere la destinazione e il tipo di vacanza più adatti alla vostra famiglia; preparate bagagli intelligenti; scegliete il mezzo più comodo e idoneo per giungere a destinazione e fate del viaggio una parte della vacanza stessa.
Parlare del viaggio al bambino
Se il bambino non è piccolissimo ed è in grado di capirvi, non esitate a parlargli di dove andrete, di cosa troverete e potrete fare insieme in loco, sarà un buon modo per coinvolgerlo e farlo partecipe di un’esperienza nuova. Ogni viaggio è un tassello che si aggiunge al bagaglio di conoscenze di ciascuno di noi.
La destinazione
Se il bambino è neonato o comunque molto piccolo, scegliete destinazioni e vacanze easy, circondandovi dei comfort e dei servizi necessari. La buona fruibilità di un territorio aiuta sicuramente a rendere il soggiorno meno stressante. Va da sé che è meglio evitare località isolate, per quanto belle e suggestive, facendo attenzione ad avere sempre vicino una farmacia, un pronto soccorso, negozi di generi alimentari e di prima necessità o la fermata di un mezzo pubblico se si è sprovvisti di automobile.
Se i bimbi sono molto piccoli, la vacanza al mare è sicuramente di più facile gestione: giocare sulla sabbia, tuffarsi e sguazzare con i braccioli, fare amicizia con altri bimbi, divertirsi al campo giochi o con l’animazione della spiaggia aiutano a far scivolare via serenamente le giornate in attesa dei pasti e della nanna.
Se i bambini sono invece più grandicelli, dai 6 anni in su, vanno benissimo anche la montagna o il lago, con i sentieri di passeggiata, le biciclettate, la scoperta dei rifugi, le esperienze presso fattorie didattiche e masi contadini.
Sicuramente più impegnative, le città d’arte, qui è davvero necessario che il bambino sia in età scolare e sarà utile scegliere città kids – friendly, munendolo magari di una guida per turisti in erba e cercando di coinvolgerlo in attività su misura, come, per esempio, laboratori ludico-didattici all’interno di pinacoteche e gallerie d’arte, percorsi ed esperienze interattive nei musei della scienza e di storia naturale… E’ bene inoltre che la città abbia una buona offerta anche in termini di parchi divertimenti e spazi ludici. Prima di partire, è utile consultare bene i siti con tutti gli eventi a misura di bambini, mettendo in conto anche pause generose, per evitare che si stanchino troppo.
Il viaggio
Il viaggio è sempre un momento importante ed è consigliabile, soprattutto se i bimbi sono molto piccoli, fare in modo che non sia troppo lungo, perché, si sa, loro si annoiano e tutto diventa più complicato e stressante.
Qualunque sia il mezzo scelto per giungere a destinazione, è bene non dimenticare mai il gioco o il libro preferito, cd musicali con le loro canzoni, kit di pronto soccorso con le medicine di base, salviettine umidificate, fazzoletti e tovagliolini di carta, biscotti e snack spezza digiuno, caramelle gommose che aiutano a compensare ed evitare il mal d’orecchio se si devono affrontare strade tortuose di montagna.
Se il mezzo di spostamento è il treno, scordatevi che il bimbo possa stare per lunghe ore seduto dentro a uno scompartimento, lasciate che si muova entro limiti razionali, tenendolo d’occhio o accompagnandolo voi stessi in una piccola perlustrazione del vagone.
Se dovete prendere un aereo, fate sedere il piccolo vicino al finestrino, il panorama servirà a distrarlo e non dimenticate un bagaglio a mano con cambio, giochi e medicine; fategli indossare una felpa o un maglioncino con cappuccio che protegge orecchie e collo dall’ aria condizionata e ogni tanto, fategli masticare caramelle gommose per aiutare a compensare ed evitare il mal d’orecchi dovuti agli sbalzi di quota. Tenete inoltre presente che tutto risulta più semplice se non ci sono cambi di fuso orario. Se, in aeroporto, i tempi d’attesa sono lunghi, il bambino dà segni di insofferenza e voi non sapete più come intrattenerlo e temete che possa perdersi nella confusione, scrivetegli il vostro nome e numero di telefono sul braccio oppure mettetegli al polso o fissate allo zainetto un dispositivo di tracciamento GPS, che vi consente di seguirlo attraverso la relativa app.
L’ hotel o la struttura che vi accoglierà
Capitolo importantissimo è il tipo di struttura che vi accoglierà, che, vada da sé, è bene sia il più possibile amico della famiglia, consentendole, per esempio, di viaggiare leggera perché in loco troverà tutto il necessario: culle, lettini, fasciatoi, scalda biberon, baby-phon, riduttori wc, seggioloni, mini stoviglie, passeggini, biciclette con seggiolini. Una struttura dove l’accoglienza sarà calorosa e premurosa. Camere e ambienti comuni allestiti con il massimo del comfort e della funzionalità. Orari dei pasti flessibili e menù attenti alle esigenze del bambino; angolo cottura sempre a disposizione con l’occorrente per preparare pappe, latte e bevande calde. Animazione e intrattenimento con personale qualificato sia in albergo che negli spazi esterni comuni (spiaggia, giardino…); piccola farmacia specialistica e la disponibilità di un pediatra su richiesta…
Tutti servizi che la cordata degli Italy Family Hotels, strutture sparse tra le più belle località di vacanza italiane, propone a tutte le famiglie, regalando un’atmosfera che profuma di casa e di serenità!