Selvino (Bg), un magico inverno in famiglia!

Selvino, ai piedi delle Alpi Orobiche (Bergamo), è una stazione di montagna annidata su un bellissimo altopiano, tra Val Brembana e Val Seriana. A un’ora d’auto da Milano e a un tiro di schioppo da Bergamo, rappresenta per le famiglie un piccolo Eden anche in inverno, quando le alte quote si vestono di bianco, pascoli e pendii si trasformano in entusiasmanti piste da sci e in paese fervono i preparativi per le feste di fine anno e le settimane bianche. Ecco qualche idea delle attività sulla neve da fare a Selvino con i bambini, anche a Capodanno!

Vacanza a Selvino, tra sci e passeggiate con le ciaspole.

Alle falde del Monte Purito, la neve  non manca, grazie anche a un impianto di innevamento artificiale in funzione da dicembre a marzo. Oltre alle piste, c’è un campo scuola dove si organizzano corsi individuali e collettivi per i bambini, divertenti tubbies e un’ampia pista di pattinaggio. Il complesso offre moltissimi servizi, compreso il noleggio dell’attrezzatura per tutta la durata della vacanza.

A quota 1400 metri, il Monte Poieto, raggiungibile con una comoda cabinovia, schiude un parco popolato dai daini, oltre a un’area con ristorante, rifugio e altri servizi. Da non perdere anche una ciaspolata tra boschi e radure, divertendosi a scoprire le tracce degli animali selvatici sul manto bianco e assaporando il fascino della natura in inverno.

Aspettando Babbo Natale!

Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, Selvino e tutto l’altopiano di Aviatico si trasformano in un luogo magico, con tante rassegne e iniziative a tema. Per esempio, il Ponte dell’Immacolata è l’occasione perfetta per salire in seggiovia sul Monte Purito dove sorge la Casa di Babbo Natale, per consegnargli personalmente la letterina e scattare una foto insieme a lui e ai simpatici elfi!

Cosa mangiare a Selvino… una montagna di sapori.

Una vacanza a Selvino è anche l’occasione per scoprire i piatti generosi della montagna bergamasca, una tavolozza di sapori espressione di una tradizione antica ancora ben radicata sul territorio, di cui sono fedeli interpreti l’immancabile polenta, accompagnata dai formaggi d’alpeggio come il celebre Formai de Mutt; il salame fatto coi tagli pregiati di suino, legato a mano e stagionato in cantina. I salumi di selvaggina: la bresaola bergamasca di cervo o cinghiale; il prosciutto violino di capra. E poi, i casoncelli, un tipo di ravioli ripieni di carne e pasta di salame, conditi con burro fuso di montagna, pezzetti di pancetta e profumati con foglie di salvia.