Staccare dalla quotidianità e rilassarsi grazie al contatto con la natura, è un’abitudine che fa bene al corpo e allo spirito. Gli ampi spazi aperti, l’energia che si può trarre dagli alberi, sono un’autentica fonte di benessere per tutta la famiglia.
Se l’Italia è un paese di poeti e navigatori (e tanto altro!) è però anche uno scrigno di perle naturali, con alcune delle aree boschive più varie e belle d’Europa, accessibili in piena sicurezza con i bambini. Luoghi di didattica en plein-air per i bimbi di tutte le età, dove imparare i ritmi della natura, curiosare fra piante e animali e divertirsi in libertà. Vere oasi dove immergersi in un terapeutico bagno nella foresta. Di cosa si tratta? Per cominciare il nostro viaggio nel benessere partiamo dall’Oriente e da un’antica parola magica: shinrin-yoku.
Dal Giappone, un’antica pratica preventiva
Shinrin-yoku indica la pratica antica di trarre giovamento dall’atmosfera dei boschi.
L’immunologo Qing Li, fondatore della Società giapponese di medicina forestale, è autore di una delle più autorevoli pubblicazioni sul tema, “The japanese way of forest bathing for health and relaxation”, una pratica che in Giappone è inserita addirittura nei programmi di salute pubblica per le sue riconosciute proprietà benefiche. In cosa consiste? Molto semplicemente in un’attività davvero alla portata di tutti: passeggiare in tranquillità per 3 o 4 ore nei boschi almeno una volta a settimana nella fascia oraria dalle 9 del mattino alle 16, oppure per tre giorni intensivi una volta al mese, sperimentando la foresta che ci circonda con tutti i cinque sensi. L’effetto benefico non ha a che fare solo con lo spirito, ma anche con il corpo e le nostre funzioni vitali.
Infatti, l’azione più potente è esercitata sul nostro sistema immunitario dalle sostanze chimiche vegetali prodotte dagli alberi. Gli effetti? Diminuzione della pressione e dei livelli di cortisolo e adrenalina (…e addio stress!) aumento dell’attività delle cosiddette cellule “natural killer”, quei globuli bianchi che nei libri che spiegano l’anatomia ai più piccoli sono armati di scudo e spada per difenderci da virus e batteri, e che costituiscono una naturale barriera contro i tumori.
Dove e quando praticare il forest bathing in Italia
Il luogo ideale è un bosco di sempreverdi come pini e abeti, dalle indiscutibili proprietà balsamiche, costituito da sentieri facili, senza troppe pendenze e lunghi almeno cinque chilometri. Oppure un bosco di faggi, betulle o castagni, ma in questo caso i mesi migliori per un’immersione nel verde sono quelli estivi da giugno a settembre, quando è il periodo di massima foliazione. L’eventuale presenza di corsi d’acqua, a detta dell’esperto dottor Li, contribuisce a migliorare gli effetti della “cura”.
In Italia ci sono tre oasi forestali che propongono percorsi strutturati di forest bathing. In Piemonte, nella zona incontaminata dell’Alta Valsassera, il Bosco del Sorriso nella splendida Oasi Zegna offre tre facili sentieri adatti a tutta la famiglia. Qui si può camminare in tutto relax fra boschi di faggi con elevata capacità di rilascio di sostanze volatili dal fogliame: una passeggiata rilassante di qualche ora nei mesi estivi, diventa un vero toccasana per mente e corpo!
A Fai della Paganella in Trentino, c’è un intero bioparco di faggi in Località Seraia dedicato a questa pratica e una miriade di Family hotel che offrono pacchetti ed escursioni su misura per le famiglie con bambini nella favolosa Alpe Cimbra, con percorsi di baby trekking da fare anche in passeggino. Qui la foresta è caratterizzata dal fascino degli abeti bianchi e da due meravigliosi percorsi dedicati al forest bathing, il Sentiero dei Giganti e il Sentiero del Respiro degli Alberi, ricchi di stimoli artistici e naturali che affondano le loro radici nelle misteriose leggende dei boschi: una vera manna per la fantasia dei bimbi!
Per chi può invece spostarsi nel friulano, nelle valli del Natisone in provincia di Udine c’è una vera e propria stazione di terapia forestale che offre un fitto programma di percorsi curativi di “forest therapy”, testati da medici e ricercatori. Un luogo da provare, anche per la bella ambientazione delle cosiddette “spiagge diffuse” lungo i numerosi fiumi che solcano la valle, dove nella bella stagione è possibile fare il bagno in libertà e fermarsi per un picnic nelle aree di sosta attrezzate.
Prolungare i benefici del forest bathing: si può?
Qualsiasi area verde urbana, o ancora meglio qualsiasi oasi sempreverde appena fuori città può essere la meta ideale: una passeggiata in luoghi come il parco della collina di Superga nel torinese, la Pineta di Castelfusano sul litorale laziale, il Bosco Farneto a Trieste, lo storico Giardino di Boboli a Firenze, le meravigliose pinete della Versilia e quelle dell’Adriatico, sono solo alcuni esempi di luoghi dove ritemprarsi per un paio d’ore.
Per trovare il parco più vicino a te, consulta il portale dei parchi italiani, ricco di informazioni specifiche e di una miriade di notizie interessanti su eventi ed escursioni. E se non hai la possibilità di andare al parco, alcune gocce di oli essenziali di cedro, eucalipto e pino in un umidificatore d’ambiente posso essere un’alternativa d’atmosfera per creare un “forest bathing casalingo”.