C’è una cosa di cui quando si viaggia tutti vorrebbero volentieri fare a meno: gli imprevisti. Quando poi tra i viaggiatori ci sono dei bambini questo rischia di far diventare complicato anche il viaggio più rilassante.
Aerei persi, treni in ritardo, malanni inaspettati, hotel che non corrispondono alle aspettative … Questi sono solo alcuni degli imprevisti più comuni!
Personalmente noi siamo riusciti a collezionarne qualcuno, tra cui anche uno all’apparenza innocuo ma dalle conseguenze potenzialmente esplosive se si viaggia con un bimbo nella fase dei “terrible two”: la perdita del cuccio! Era andata più o meno così: avevamo preparato le valigie di fretta la notte prima e all’arrivo ci eravamo resi conto che avevamo portato con noi solo un ciuccio. Nulla di male se non che quell’oggetto – di una specifica marca abbastanza introvabile – era il solo modo per calmare i capricci del nostro piccolo despota e per farlo addormentare. Quando poi qualche giorno dopo l’avevamo perso in spiaggia avevamo letteralmente tremato e poi rivoltato la sabbia dell’intero bagnasciuga per cercarlo e, fortunatamente, ritrovarlo, placando così la crisi del nanetto nel frattempo prontamente scattata.
In realtà però secondo me moltissimi degli imprevisti che possono capitare in viaggio con i bambini sono facilmente arginabili o gestibili con un po’ di pianificazione e ve lo dice una che è assolutamente distratta e sbadata! Proviamo a vedere come? 😉
Imprevisti sui mezzi di trasporto
Il primo tema se si viaggia con i bambini sono i possibili i voli persi o cancellati o le code che rendono interminabili i viaggi. Diciamocelo, perdere l’aereo o vederselo cancellato per qualsiasi motivo non è mai piacevole ancora meno lo è quando con noi ci sono un paio di occhioni assonnati che hanno solo voglia di arrivare. In quel caso il punto cruciale è di certo tenere a bada l’irritazione ma magari qualche trucchetto può aiutare a evitare, laddove possibile, gli inconvenienti.
- Attenzione alle coincidenze: se il vostro volo prevede un cambio considerate che con un bambino al seguito tutto potrebbe essere molto più lento quindi se ce n’è l’opportunità evitate le coincidenze dai ritmi troppo serrati.
- Partenze all’alba: spesso i voli low-cost prevedono partenze molto presto al mattino, non così facili da gestire quando ci sono i bambini al seguito e magari l’aereoporto non è proprio dietro casa. In questi casi potreste valutare di arrivare il giorno prima e pernottare all’aeroporto approfittandone per conoscere magari una città a cui non avevate mai pensato!
- Traffico: le lunghe code in auto sfiniscono chiunque, figuriamoci i bambini! In questo caso il consiglio è dei più banali: gestire se possibile la partenza in modo intelligente evitando i giorni “da bollino rosso”!
- Intrattenimenti: visto che non tutti gli imprevisti sono…prevedibili cercate sempre di attrezzarvi in modo da gestire le lunghe attese! Qualcosa da mangiare e da bere, dei libri, piccoli giochi e un paio di video potranno aiutare a passare il tempo anche in aeroporto… almeno un po’!
Imprevisti e salute
I bambini si sa da questo punto di vista sono puntuali come un orologio svizzero! Quasi certamente si ammaleranno proprio poco prima di una partenza o…appena partiti! In questo caso la cosa migliore è avere sempre dei farmaci “di pronto intervento” a portata di mano anche in viaggio soprattutto se avete intenzione di fare lunghe tratte in volo!
Altra buona consuetudine è provare dove possibile a prevedere il futuro. Qualche esempio? Se tutta la classe dell’asilo del vostro bimbo ha avuto il virus intestinale anche facendo i dovuti scongiuri è possibile che anche lui ne venga colpito. Portate con voi il necessario così da evitare di dover correre in farmacia magari appena arrivati in un paese stranielo! 🙂 Ovviamente in questo caso un check con la pediatra può aiutare a partire più attrezzati … e sereni!
Hotel e imprevisti
Diciamolo: a chi non è mai capitato di arrivare nell’hotel o nella casa magari a tarda sera e trovare qualcosa di molto diverso rispetto a quanto previsto? Il caos più classico – che a noi è capitato in verità – è trovare una struttura non molto pulita…
In questo caso se non è possibile risolvere la situazione in altro modo una buona soluzione è avere in valigia qualche salviettina igienizzante, un paio di asciugamani e l’occorrente per una sommaria pulizia. Al mattino con più calma e meno stanchezza si valuterà il da farsi!
Il necessario per i bambini
Inutile dirlo ma la nostra mossa di partire con un bambino in piena fase capriccio portando con noi un solo ciuccio non è stata una buona idea. Certo avremmo anche potuto approfittarne per “togliere” il ciuccio ma a prezzo di qualche giorno poco rilassante e noi in quel momento avevamo tanto bisogno di relax!
Questo per dire che tutti quegli oggetti che sono “preziosi” per i nostri bimbi sono da portare e tenere sotto mano. Una valigia smarrita potrebbe essere solo una piccola seccatura ma se dentro c’è il pupazzo preferito del nostro bambino potrebbe diventare un imprevisto complicato da gestire. Così come dimenticare in auto nel parcheggio dell’aeroporto quel libro con cui il piccolo si addormenta!
Perché è vero che i bambini devono abituarsi ai cambiamenti ma è anche vero che la routine è importante per loro, soprattutto quando magari li stiamo portando con noi in ambienti molto diversi.
Fin qui gli imprevisti più tipici che possono accadere in viaggio con qualche strategia per “anticiparli” e fronteggiarli.
Il punto centrale però secondo me è che i bambini ci osservano e imparano da noi sempre, anche quando le cose non vanno proprio come vorremmo. In questo caso riuscire a prendere le cose con un po’ di spirito e qualche risata senza farsi dominare dall’irritazione che – è normale – c’è, aiuta non solo noi a gestire al meglio l’emergenza ma anche i nostri bambini ad imparare a fronteggiare le piccole difficoltà e gli intralci della vita. Un piccolo incidente, un treno che parte proprio mentre entriamo in stazione trafelati non sono mai piacevoli ma il modo in cui vengono gestiti dai genitori aiuterà il bambino a comprendere come affrontare i piccoli contrattempi della vita.
E l’imprevisto potrebbe diventare un grande insegnamento… per tutti! 🙂 Siete d’accordo?