Croce per le mamme e delizia per i bimbi, l’uso del ciuccio in realtà non va sempre considerato un vizio. Spesso è fonte di reali benefici e diventa un prezioso alleato nella quotidianità. A partire da quella sorta di magico potere calmante e consolante, che trasmette ai più piccoli durante le crisi di pianto. In questo articolo ti spiego come togliere il ciuccio ai tuoi figli senza tralasciare, però, qualche informazione sui pro e contro dell’utilizzo.
Quali sono i benefici nell’uso del ciuccio?
Sai che nei primi 6 mesi di vita del bebè, il ciuccio diminuisce il rischio di “Sindrome da morte nella culla”? L’importante è evitare di introdurlo entro 1 mese dalla nascita, per fare in modo che si stabilizzi l’alimentazione al seno e il piccolo continui a tirare con sufficiente forza.
Il ciuccio come conforto non va ritenuto esclusivamente un vizio. Basti pensare ai bimbi nati prematuri che, grazie alla suzione, sviluppano la capacità di attaccarsi al seno che li aiuterà nella nutrizione.
Ciuccio o non ciuccio? Questo è un dilemma!
C’è una regola che vale sempre: quella del buon senso. Se tuo figlio rifiuta il ciuccio, evita di forzarlo, in fondo non tutti i bimbi devono essere la perfetta riproduzione di Maggie Simpson! Posso darti un suggerimento? Non intingere il ciucciotto nel miele: questa pratica d’altri tempi può solo causare problemi ai dentini, ma anche dolorose coliche e mal di pancia.
Se, al contrario, tuo figlio utilizza volentieri il ciuccio, fa in modo di gestire questo attaccamento in modo consapevole. Evita di darglielo durante le attività e i momenti di gioco, perché in quei casi il piccolo si distrarrebbe e gli verrebbe a mancare tutta la parte esplorativa orale e sensoriale.
Qual è il momento giusto per togliere il ciuccio?
Sì, te lo avevo anticipato, ma ora è davvero arrivato il momento di spiegarti quando e come togliere il ciuccio a tuo figlio. Perché, alleato o meno, il ciuccio non deve diventare un’abitudine da portare sino all’asilo.
L’età giusta per iniziare il distacco graduale dovrebbe coincidere con lo svezzamento, tra i 6 e 12 mesi, e sarebbe bene non protrarlo oltre i 2 anni di età. Perché il bambino deve approcciarsi senza barriere alle movenze della lingua e della bocca, per non restare ancorato a movimenti infantili come quello di succhiare.
Fai in modo che l’uso del ciuccio sia limitato a istanti di reale necessità, quando ad esempio è il solo modo per non farlo piangere. Non affidarti a questo strumento per placare ogni lamentela e capriccio. In generale, per togliere il ciuccio devi iniziare cambiando le tecniche con cui conforti tuo figlio: coccole, canzoncine, giochi.
Perché è importante togliere il ciuccio entro i 2 anni.
Utilizzare il ciuccio oltre i 2 anni di età del bambino, può provocare delle alterazioni del linguaggio e persino legate all’alimentazione. Senza contare tutti quei bimbi che in futuro dovranno utilizzare un apparecchio odontoiatrico.
Tra le altre conseguenze di un prolungato utilizzo del ciuccio, ci sono lo sviluppo disarmonico del massiccio facciale, perché i muscoli non lavorano in sinergia, la tendenza alla respirazione orale con infiammazioni a naso e gola più frequenti e otiti ricorrenti.
Come togliere il ciuccio senza traumi: i consigli della pediatra.
Ti suggerisco di affrontare questa fase delicata in un periodo particolarmente tranquillo per il tuo bimbo. Evita momenti che coincidono con grandi cambiamenti come l’inizio della scuola e, magari, la nascita di un fratellino o di una sorellina.
Entra in empatia con tuo figlio, fagli sentire che capisci quanto sia difficile fare a meno del ciucciotto, spiegandogli che i bimbi grandi hanno interessi diversi e consolazioni diverse.
Quello che non devi mai fare, è togliere il ciuccio facendolo semplicemente “scomparire”! L’allontanamento deve essere consapevole, altrimenti rischi di ottenere un non risultato. Un esempio? Il ciuccio viene sostituito dal vizio di succhiare il dito!
Come sempre quando si tratta di importanti passaggi nella vita dei più piccini, la cosa importante è procedere gradualmente.