La Val di Taro si trova in Emilia, stretta tra la Toscana e la Liguria: Parma si trova a circa 70 chilometri, quasi alla stessa distanza c’è La Spezia con suo mare e la Lunigiana è poco lontana. Una Valle “di frontiera” stretta in mezzo a montagne punteggiate da piccoli borghi dove il tempo pare essersi fermato e si respira quell’atmosfera dei luoghi antichi che vale la pena esplorare.
Perché la Val di Taro è sì un’oasi di pace e tranquillità tra le montagne, con i suoi boschi che brillano verdi in primavera e si incendiano delle tonalità del rosso e del giallo in autunno, ma anche un luogo che ha una storia intensa, fatta di persone che da questa valle sono partite con la voglia di tornare appena possibile per viverci e per far vivere la loro Valle.
L’emigrazione infatti da queste parti è stata fortissima nel passato, eppure chi è partito non ha mai perso il legame con la propria terra, tanto che passeggiando per Borgo Val di Taro capita di sentire qualcuno che con perfetto accento british ordina un caffè al bar e scherza con gli altri avventori. Già perché molti degli emigranti della Valle sono tornati a casa, magari dopo aver trascorso anni a gestire ristoranti italiani a Londra oppure hanno trasmesso l’amore per questa terra ai loro figli che ancora oggi tornano qui per trascorrervi le vacanze.
Ma non sono solo gli emigrati che oggi fanno vivere la Val di Taro perché qui sono tanti coloro che si sono trasferiti dalle grandi città del Nordi Italia – Milano su tutte – per cambiare vita e tornare ad una dimensione più vera, a contatto con la natura. Sono loro ad avere aperto molti dei B&B e degli agriturismi che oggi punteggiano questa zona e la rendono un piacevole luogo dove trascorrere qualche giorno in ogni stagione.
Già perché la Val di Taro è tutta da scoprire nelle quattro stagioni e oggi io provo a darvi qualche consiglio per conoscerla sulla base di quello che abbiamo visto noi.
In estate la valle si anima e offre ai visitatori molte manifestazioni ed eventi a cui partecipare e perfino summer camp che si propongono di intrattenere e divertire i più piccoli tra inglese e basket. In primavera invece piccoli laghi per la pesca sportiva e sentieri dove fare trekking anche con i passeggini permettono di trascorrere belle giornate all’aperto con tutta la famiglia.
In autunno e in inverno invece questa valle di montagna regala il meglio di sé ai golosi e a quelli che amano la buona tavola. Forse non tutti sanno infatti che la Val di Taro è considerata la “Patria del Porcino”, uno dei funghi più buoni e profumati che esistano. E proprio in onore di questa prelibatezza vengono organizzate sagre e fiere nonché meravigliosi pranzi e cene nei ristoranti! Un altro prodotto di eccellenza gastronomica che l’autunno regala a questa valle sono le castagne, anch’esse piccoli tesori donati dal bosco. In ottobre proprio a Borgo Val di Taro una sagra festeggia questa piccola dolcezza con bancarelle alimentari e di artigianato, musica e intrattenimenti per grandi e bambini.
Poi ci sono i piccoli borghi ed i castelli, come il Castello di Compiano e l’omonimo borgo medievale, gioielli che vale la pena visitar e in tutte le stagioni e che spesso organizzano manifestazioni ed eventi dedicati proprio ai bambini, con rievocazioni e sfilate in costume.
Infine per chi ama camminare poi vi segnalo che proprio dalla Val di Taro passa un tratto dell’antica Via degli Abati, anche nota come via francigena di montagna, quel sentiero utilizzato dai pellegrini per attraversare l’appennino tosco-emiliano da Bobbio a Roma. Questa via veniva percorsa dagli abati e monaci dell’abbazia di San Colombano di Bobbio per recarsi in visita al Papa ed è un percorso di impatto emotivo oltre che paesaggistico e naturale che si snoda per sentieri e mulattiere tra valli e crinali. Certo, magari non è facilissimo farla tutta, soprattutto con i bambini, però potrebbe essere bello farne almeno un tratto per spiegare ai nostri bimbi – se sono abbastanza grandi da capire – cosa ha significato nel Medioevo questo sentiero che proprio in questi ultimi anni è stato riscoperto anche dai turisti!
Qui vi ho dato solo qualche spunto per scoprire la Val di Taro “in tutte le stagioni” ma per noi questa valle è stata soprattutto un modo diverso per vivere la montagna, senza fretta e guardandosi intorno, cercando di uscire da quella dimensione frenetica che spesso domina ogni aspetto della nostra vita, viaggio compreso!
Un commento a “La Val di Taro: gli Appennini tra natura e gusto”
Molti italiani della valle del taro sono andati in Francia. La fotografia in alto e la chiesa di Brunelli il paese dove sono nato .